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L'Elisir della Maestria
di: Maurizio Tucci
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NON ESISTONO FALLIMENTI, SOLO FEEDBACK

"Inizia finalmente a fare ciò che è in tuo potere, o nei tuoi sogni;
l'audacia ha dalla sua parte il genio, il potere e la magia".
Goethe


Sei in alto mare! Acqua, acquetta, fuocherello..

Sono informazioni riguardo ad un obiettivo; non è così?


Di certo questo gioco ti è familiare. Una persona nasconde un oggetto in un certo ambiente. Il tuo compito? Semplice, trovare l’oggetto nascosto. Fortunatamente durante la ricerca riceverai delle informazioni riguardo alle tue azioni: acqua, fuoco, etc.

Come risponderesti se ti chiedessero: “Quanti tentativi sono necessari per trovare l’oggetto?” Qualcuno potrebbe pensare all’ampiezza dello spazio o alla grandezza dell’oggetto. Qui, invece, prendiamo in esame l’attenzione, priva di giudizio, nei confronti delle risposte ottenute passo dopo passo. In questo gioco, infatti, si vince sempre, perché basta ascoltare le indicazioni – acqua, fuoco – per arrivare alla conclusione.

Ecco i passi di questa strategia. 1) Esame della situazione --- 2) Azione --- 3) Nuovo esame della situazione dopo l’azione --- 4) Com’è andata? In caso positivo questo “gioco” è finito, e in caso contrario si prosegue ripartendo con la stessa sequenza, ma facendo qualcosa di differente.

Ogni risposta che riceviamo in questo gioco costituisce un feedback. E nella vita, nel business, in un flirt, o in famiglia si procede allo stesso modo: sono solo feedback. Tutte le risposte che otteniamo sono risposte che ci permettono di ri-esaminare la situazione.

Quando accettiamo questo presupposto non smettiamo di giocare al secondo, o al terzo, tentativo. Non ci amareggiamo, e non iniziamo a criticare noi stessi perché qualcuno ci ha detto: “Acqua”. E’ inutile, insomma, perdersi d’animo se qualcuno, o l’ambiente circostante, ci dice “acqua”, perché è solo un’informazione.

A volte all’inizio del gioco siamo lontani dall’oggetto nascosto, ed è un po’ come quando nella vita, o nel lavoro, siamo ancora lontani dal risultato che stiamo ricercando. Qual è, in fondo, il comportamento utile quando non otteniamo un risultato desiderato? Servirebbe irrigidirsi, giudicare, criticare gli altri, o sé stessi? Ha senso pretendere di ottenere, al primo colpo, ciò che vogliamo realizzare anche quando non dipende da noi stessi?

Seppure non otteniamo la risposta desiderata al primo tentativo, riceviamo in ogni caso un’indicazione che ci permetterà di continuare ad agire per raggiungere l’obiettivo. E' un semplice invito a fare qualcosa di diverso da ciò che abbiamo appena fatto. A cosa servirebbe aggiungere più energia nella vecchia direzione? Ad esempio, se chi ti ascolta non capisce bene ciò che stai dicendo, puoi dirlo più lentamente, o puoi cambiare il tono, o puoi anche riformulare la frase con altre parole.

Se hai scoperto un metodo che non funziona, non ti servirà ripetere gli stessi passi. Quel “metodo” ti ha permesso di ottenere una risposta. Non hai fallito. Hai solo ottenuto un feedback, ovvero una “risposta di ritorno” dal tuo precedente comportamento.

Incorporare questo atteggiamento di massima flessibilità aumenta enormemente l’efficacia nella comunicazione. In seguito aggiungiamo tecniche raffinate, strumenti linguistici e strategie superiori, ma questo atteggiamento è un ingrediente presente in dosi massicce nell’elisir della “maestria” che custodisce con cura ogni professionista della comunicazione.